Sotto la chiesa di Roccapelago ci sono le mummie, l'avreste certamente sentito dire. Ma ciò che Etcetera propone in questa domenica d'inizio ottobre è un'immersione in una storia che va assaporata solo dopo aver ricongiunto tutti i tasselli necessari.

Quanto vive un orso? E un sasso? Ma nei boschi ci sono le fate? Quando scende la notte gli animali hanno paura del buio?

Lungo i tracciati più antichi che collegavano Guiglia e Rocchetta, per il secondo appuntamento delle Vie delle nostre Farine, scopriremo La via del Mais.

Questo antichissimo avamposto difensivo sulle colline di Castelvetro ha saputo godere della sua posizione privilegiata e facilmente difendibile e che oggi regala una vista sorprendente sul piccolo borgo di Levizzano e sulle viti che caratterizzano il paesaggio del territorio.

Il Borgo di Savignano, il Castello, si erge a guardia della valle del Panaro e a controllo del fronte verso le le colline bolognesi. Abitato fin da tempi antichissimi, teatro di battaglie e conteso durante il Medioevo, diventa nel Quattrocento parte del ricco feudo della Famiglia Contrari.

Ogni DOMENICA del mese alle ore 15:30 passeggiate o visite guidate gratuite alla scoperta della Riserva Orientata di Sassoguidano

La splendida Riserva Orientata di Sassoguidano, nel comune di Pavullo nel Frignano, è formata da un affascinante altopiano costituito da boschi di castagneti, radure popolate da orchidee, tra cui emerge lo stagno di Sassomassiccio, ricco di interessanti presenze vegetali e animali.

Contornata da verdi colline, a poca distanza dai Sassi di Roccamalatina, sorge l’antica chiesa plebana dedicata a San Giovanni Battista in un contesto territoriale ricco e dominato dalla potente famiglia dei Malatigni. Da allora numerosi interventi hanno trasformato l’aspetto originario della struttura, ma tra le sue mura si possono ancora leggere le vicende che hanno interessato questo luogo.

Il Palazzo Rangoni ha costituito la residenza della famiglia Rangoni di Castelvetro e Levizzano a partire dall’inizio del Cinquecento: uno scalone imponente conduce alle magnifiche sale del piano nobile di cui le decorazioni sono oggi conservate. 

Il Castello di Guiglia apre le sue porte tutte le domeniche e i festivi da aprile a ottobre, e tutte le sere dei martedì di luglio.
Tante novità quest'anno, a partire dal cannocchiale installato sulla torre